Calligrafia orientale
書法 shufa/ 書道 shodo
Cos’è la Calligrafia estremo orientale
L’arte della calligrafia, Shudao (adottata in Giappone con la pronuncia Shodo ed in Corea con la pronuncia Seoyea), in estremo oriente è considerata la prima arte visiva maggiore.
Eseguita con pennello ed inchiostro, ha probabilmente più similitudini con la pittura e la musica che non con la bella scrittura come la si intende in occidente.
Questa arte si è sviluppata in Cina e si è sviluppata nel corso di duemila anni.
La pratica dello Shodo coinvolge corpo e mente, migliora la postura, non è differente da altre forme di meditazione dinamica e rientra nelle tecniche per mantenere una buona salute.
Nei trattati di medicina tradizionale cinese si sottolinea che praticare calligrafia rimette in ordine le correnti di energia del corpo umano e l’energia positiva che anima la calligrafia non vivifica solo chi la pratica, ma si riversa anche su chi la colleziona ed è per questo che tra i tesori imperiali cinesi e giapponesi vi si trovano grandi collezioni di calligrafia.
Riprendendo la visione organicista del mondo, presente in tutta la cultura orientale, a questi caratteri vengono attribuite le qualità degli esseri viventi e sono considerati composti da tendini, carne, ossa, sangue, energia e spirito.
Lo studio di quest’arte inizia con il copiare i modelli che i grandi calligrafi ci hanno lasciato, cercando di coglierne lo spirito che questi calligrafi infondevano nelle loro opere calligrafiche, questo lavoro sviluppa una buona capacità di vedere, di percepire il ritmo musicale che sta alla base del segno calligrafico.
Questo segno rende visibile l’energia del calligrafo, il Ki 氣 , rende visibile l’invisibile e non è un caso che molti maestri marziali e molti maestri Zen, con le loro calligrafie mostrano la loro energia, la loro comprensione di ciò che praticano.
In oriente è normale intuire il valore di una persona osservando la calligrafia di quella persona e osservando anche la sua postura, da noi tutto questo è più difficile, ma anche solo intuitivamente, vedendo opere calligrafiche, riusciamo a percepire tutto un mondo che sottende al puro segno calligrafico.
Parte integrante di quest’Arte è l’incisione dei sigilli, quei simboli rossi che vengono impressi sulle opere calligrafiche, in genere di un bel rosso vermiglio o meglio rosso cinabro.
Su questi sigilli il più delle volte è inciso il nome dell’autore nell’antica scrittura Zhuan (Tensho in giapponese), ma può esserci inciso anche una poesia, una frase, simboli beneauguranti, o esprimere desideri, umorismo.
Bruno Brugnoli
Per maggiori informazioni riguardo la pratica di Calligrafia orientale consulta il sito www.feimo.org