ShobuAiki

Drago – calligrafia di Bruno Brugnoli

I Cinque Elementi, sono un concetto fondamentale della cultura cinese che trova applicazioni in svariati campi, dalla medicina tradizionale alle arti marziali.

I Cinque Elementi sono chiamati Wu Xing (五行), dove Wu significa cinque, e Xing agire, camminare: viene pertanto espressa l’idea dell’azione e del movimento, per cui, anche se nell’uso corrente prevale la traduzione di Wu Xing con Cinque Elementi, sarebbe meglio ricorrere a termini come Cinque Agenti o Cinque Movimenti (o Reagenti come li definisce il maestro di calligrafia Nicola Piccioli), per sgombrare il campo dall’idea che i Wu Xing siano sostanze materiali prive di ogni dinamismo. I Cinque Elementi vanno intesi come categorie generali sotto cui si raggruppano le manifestazioni della realtà in un preciso ordine spaziale e temporale, non rigido e fisso ma in continua opposizione e trasformazione, al fine di costruire un modello della struttura dell’universo.

Risalente presumibilmente al Periodo delle Primavere e degli Autunni (春秋時代, Chūnqiū Shídài), che copre un arco della storia cinese dal 722 a.C. al 481 a.C., la dottrina dei Cinque Elementi fu esposta per la prima volta dal filosofo cinese Chou Yen (ca. 350-270 a.C.). Essa consiste in una visione sistematica dell’antica filosofia taoista cinese, ampiamente utilizzata nella medicina tradizionale, nella feng shui, nella numerologia, nella filosofia e nella divinazione.

I Cinque Elementi, Wu Xing (五行), sono:

  • Fuoco (火, Huǒ)
  • Terra (土, Tǔ)
  • Metallo (金, Jīn)
  • Acqua (水, Shuǐ)
  • Legno (木, Mù)

Le interazioni dei Wu Xing o Cinque Elementi

Vengono studiati i loro rapporti, connessioni in un circolo di interazioni reciproche.

In sintesi, la dottrina spiega che esistono due flussi, due cicli, quello della generazione madre-figlio (生, shēng) e quello del controllo-inibizione nonno-nipote (剋/克, )

Generazione
  • Il legno alimenta il fuoco
  • Il fuoco provoca cenere, nutrendo la terra
  • Dalla terra vengono estratti i materiali (metallo)
  • Il metallo trasporta l’acqua
  • L’acqua nutre il legno
Controllo
  • Il legno impoverisce la terra
  • La terra assorbe l’acqua
  • L’acqua spegne il fuoco
  • Il fuoco fonde il metallo
  • Il metallo spezza il legno

Tabella

Anche nelle arti marziali si possono riscontrare diversi collegamenti con la dottrina dei Cinque Elementi, ad esempio nelle cinque posizioni di “guardia” (kamae) impiegate nella pratica della spada (anche nell’Aikiken, uno degli stili praticati nell’Aikido):

Wakigamae – “guardia” bassa, spada nascosta dietro la gamba destra (vedi il San no suburi di Buki Waza)

Gedan Kamae – “guardia” bassa, spada puntata all’altezza del ginocchio dell’avversario

Chudan Kamae – “guardia” mediana, spada puntata all’altezza della gola dell’avversario

Hasso Kamae – spada sopra la spalla destra

Jodan Kamae – “guardia” alta sopra la testa, con due varianti, con gamba destra avanti o con gamba sinistra avanti

N.B. Le linee interne (arancio) indicano la contrapposizione tra le varie “guardie”. Ad esempio, ad una “guardia” Chudan, secondo i principi della dottrina WU, si risponde con una “guardia” Jodan, ecc...

I Cinque Elementi sono inoltre posti anche in relazione con i pianeti dell’astrologia, i punti cardinali, le stagioni, ecc. secondo le seguenti associazioni, tipiche della tradizione cinese.

Nella Medicina Tradizionale Cinese la teoria dei Cinque Elementi raggiunge la sua espressione più alta. Tradizionalmente, esistono cinque organi fondamentali, ciascuno correlato al movimento specifico di appartenenza, i Cinque Organi sono:

• Polmone/Metallo
• Rene/Acqua
• Fegato/Legno
• Cuore/Fuoco
• Milza/Terra

Ciascuno degli organi a sua volta è correlato ad un organo cavo o viscere:

• Polmone/Intestino Crasso
• Rene/Vescica
• Fegato/Vescica Biliare
• Cuore/Intestino Tenue
• Milza/Stomaco

Ogni sistema, organo-viscere sono in relazione con altre strutture anatomiche:
tessuti (tendini,vasi sanguigni, carne, pelle,ossa), organi di senso ( occhi, lingua,bocca,naso, orecchio), a strutture che evidenziano esternamente lo stato energetico ( unghie, colorito del viso, labbra,pelle, capelli ). Questi sistemi anatomici sono correlati a loro volta con elementi della natura che agiscono in senso di stimolo e di regolazione, evidenziando ancora una volta la strettissima relazione tra l’uomo e il suo universo. I fattori climatici esterni svolgono ciascuno una specifica azione su ogni organo/viscere associato.

Il vento primaverile stimola l’energia del Fegato, la calura estiva ha un’azione stimolante sul Cuore, l’umidità agisce sulla Milza,il secco sul Polmone mentre il freddo invernale agisce sul Rene.

A livello fisiologico il corretto funzionamento degli organi, dipende dal rapporto equilibrato di operatività della legge di generazione e quella di dominazione.

Il Legno genera il Fuoco, il Fegato immagazzina, regola,drena e filtra il sangue, il Cuore governa i vasi,con un’azione di propulsione sul sangue che viene spinto in circolo, se il Fegato svolge adeguatamente la sua funzione, la circolazione del sangue si svolgerà in maniera ottimale. Il Fuoco genera la Terra; è per mezzo dell’energia del Cuore che la Milza svolge in maniera ottimale la sua funzione di trasformazione e trasporto dell’energia nutritiva.

La Terra genera il Metallo. La Milza ha con il Polmone un rapporto privilegiato, inviandogli l’energia nutritiva Gu Qi che ha estratto dagli alimenti in modo che il Polmone possa elaborare il Gu Qi piu l’energia dell’aria Xong Qi per distribuirla a tutti gli altri organi. Il Metallo genera l’Acqua. Il Polmone dopo aver costituito l’energia Xiong Qi la invia verso il basso, verso il Rene, contribuendo a distribuire tutti i liquidi corporei, umidificando e raffreddando l’intero corpo. L’Acqua genera il Legno. Lo Jing del Rene è di nutrimento al sangue del Fegato; lo Jing del Rene e il sangue hanno una genesi comune, entrambe sono prodotte dalle essenze sottili estratte dagli alimenti.

Associate agli organi ci sono delle corrispondenze psicologiche precise. Al Fegato corrisponde lo spirito di intraprendenza, il dinamismo. La pienezza porta all’iperimmaginazione, alla gelosia, alla collera violenta che altera l’energia del Fegato, alle nevrosi. Il vuoto porta all’apatia, al poco dinamismo alla scarsità di idee. Il Cuore è associato alla creatività, al senso della morale e della rettitudine, avere il cuore sereno non è solo un modo di dire, ma è l’estrinsecazione dell’equilibrio del Cuore, quando l’energia del Cuore è in carenza, ci sarà inquietudine, insonnia, timidezza, tendenza all’autocommiserazione; se l’energia è in eccesso, si avrà la tendenza al riso smodato e senza motivazione, eccitazione mentale,divagazione ed ipersensibilità. Tra i sentimenti, la gioia, quando è in eccesso mette in sovraccarico emozionale il Cuore e gli arreca danno. La Milza è la sede della riflessione, del proposito, del pensiero inteso in senso di riflessione sui fatti e le vicende,elaborandoli e stabilendo correlazioni. Un deficit energetico, provocherà pensieri scoordinati, senso di ansietà per le normali attività della vita; un eccesso sarà causa di tendenza alla routine, alle attività ripetitive, alla mania, alla rigidità mentale. L’eccessiva preoccupazione è tra i sentimenti lesivi della Milza. Il Rene è la sede della forza di volontà intesa come forza necessaria per portare a compimento gli obbiettivi prefissi. La pienezza di energia, provocherà temerarietà mentre un vuoto energetico causa panico paure immotivate indecisione per mancanza di aggressività. La paura è il sentimento che danneggia il Rene. Il Polmone, il cui tratto saliente è la capacità di guardarsi dentro, è responsabile dell’istinto di conservazione della tolleranza della preoccupazione per il futuro. Un eccesso di energia provoca un senso di tristezza con pensieri rivolti alla morte, mentre una carenza energetica comporta facilità al pianto, disinteresse per la vita e per le persone, perdita dell’istinto di conservazione ed eccessivo sentimentalismo. La tristezza è il sentimento dannoso per il Polmone.

Fonti:

www.wikipedia.it, per la parte introduttiva

www.demetra.org, per la parte finale sulla Medicina Tradizionale Cinese